Myanmar | the golden land

io ed un amico fotografo decidiamo di fare un viaggio…

uno di quei viaggi che si decidono a casa, sul divano, facendo girare il mappamondo…

3 giri a testa e il posto al centro è quello giusto! esce fuori l’egitto, la papua nuova guinea, il mare, tanto mare, il polo sud e il sud america…dopo varie triangolazioni sulle mappe di google ci guardiamo e diciamo: “ma io voglio andare in Myanmar!”…. “Anche io!”

Fatta! Myanamar sia!…

Prendiamo zainetto, macchine fotografiche, contattiamo guide locali e partiamo…verso questa terra che “pare” non abbia ancora subito quella “turisticità” del resto del mondo…ma ci accorgiamo subito che purtroppo non è esattamente così!

e sono i pullman di pensionati francesci che mi fanno ricredere un po’ sulla scelta (che poi non pensionati di 60 anni…no no, quelli che di anni ne hanno 100 e i loro capelli bianchi ti si piazzano davanti ad ogni foto e la fila per ogni tempio si fa più lunga perchè sono “lenti”… MA DOVE SONO CAPITATA?)

la vecchia capitale, Yangoon, è calda e umida, tutti vanno in giro con ombrelli colorati per ripararsi dal sole, longi colorate che coprono le gambe e la famosa Tanaka sul viso…polvere di un particolare albero che viene mischiata all’acqua e che tutti si spalmano sul viso per rinfrescarsi…c’è chi se la spalma semplicemente e chi (soprattutto le donne e i bambini) si disegnano sul viso meravigliose creazioni…e diventano subito gialli!!!

decidiamo di andare al mercato e comprare subito il “longy” che è la tipica gonna/pantalone che usano tutti, infradito, un po’ di tanaka in viso…e ci sentiamo già a casa…

tutti sorridono, ci spiegano, ci portano nelle centinaia di pagode ad adorare i 4 Budda…e ci ritroviamo insieme a migliaia di persone che per la festa del “full moon” arrivano alla Shwedagon Pagoda per pregare…

ci togliamo le scarpe, cerchiamo (con scarsi risultati) di schivare gli “sputi” rossi che si trovano ovunque per terra…e ci immergiamo nel flusso di gente che a qualsiasi ora del giorno e della notte si reca nelle pagode…

 

….continua…e poi devo finire di asciugarmi i capelli!!! 🙂 la doccia è una fonte di ispirazione per le parole!